“LA PROMESSA – UN PASTORE, LA GUERRA, UN AMORE” DI GIANLIVIO FASCIANO “Raccontare le melodie di una lingua che non si è persa.
Ricordare, a chi è partito, una cantilena che evoca i portoni aperti e la terra arata.
Dire a chi è rimasto di non avere rimpianti.
Che lavoro, strade, aree interne, non sono motivo di rabbia, ma di lotta e rivendicazione.
Di presenza.” Gianlivio Fasciano, avvocato e scrittore, “innamorato” delle sue origini meridionali e difensore della cultura, delle tradizioni, della forza di uomini e donne del Sud, trasferisce sulla carta queste passioni nel romanzo “La promessa – Un pastore, la guerra, un amore” (Iod Edizioni). A metà tra biografia e finzione, il racconto affonda le radici nell’Italia a cavallo dei due conflitti mondiali e traccia una linea immaginaria ma attuale tra quel passato e il nostro presente, con i problemi di allora che sono gli stessi di oggi: identità, lavoro, cultura, spopolamento e impossibilità di restare. “La promessa.
Un pastore, la guerra, un amore” racconta di Romolo Di Meo che vive a Mastrogiovanni, piccolo centro molisano in provincia di Isernia, con le due sorelle, e l’unica cosa che vuole è fare il pastore.
Ma la vita quasi sempre si inerpica per strade tutte sue.
Così, Romolo, dopo il matrimonio con Giovanna, si trova soldato nella seconda guerra mondiale, senza lamentarsi mai, come gli ha fatto promettere sua madre.
A Trieste diventerà tiratore scelto e poi marconista.
Lui, che voleva fare solo il pastore, si ritrova, dopo l’armistizio, disertore e con una nuova identità. La guerra è finita, ma non per lui e non per Mastrogiovanni, ridotta a un cumulo di macerie abitate da fantasmi in attesa di figli che non torneranno mai più dal fronte.
L’AUTORE.
Gianlivio Fasciano, nato a Termoli (Cb) nell’agosto del 1974, avvocato giuslavorista, nel 2021 ottiene il riconoscimento di “Avvocato dell’anno per il Diritto del lavoro e delle relazioni industriali – Le fonti Awards”. La sua attività legale lo impegna anche oltralpe, come membro della CCI France Italie.
Un avvocato con la passione per la letteratura, che lo porta a sperimentare il mondo della scrittura narrativa, attraverso un proprio stile e nuovi codici linguistici.
Dopo la pubblicazione di alcuni lavori, tra cui il Tempo delle ciliegie, vincitore del premio speciale “Paolo Villaggio un libro per il cinema 2017”, e il racconto “Tempo, sì grazie…”, premio “Città di Grottammare” 2016, arriva “La Promessa – Un pastore, la guerra, un amore”, romanzo che rappresenta la maturità della sua scrittura e il riconoscimento di un mondo a lui caro, quello dei contadini e pastori, fatto di valori e relazioni che nessuna modernità può stravolgere e sradicare.
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