Mi chiamo Gianlivio Fasciano

E mi piace scrivere e raccontare storie di donne e uomini che non contano

NEI MIEI ROMANZI NON TROVERETE EROI.

Nei miei romanzi non troverete eroi, ma uomini semplici. Pastori, contadini, donne ferite, madri che aspettano, picciotti persi nelle mani delle mafie.  

Scrivo nella lingua in cui sono cresciuto: un italiano che si lascia attraversare dal dialetto, dalla cadenza del Sud, dalle parole che non hanno traduzione ma contengono un mondo. Per me scrivere è un atto di giustizia: rimettere al centro chi è stato ai margini, restituire la parola ai dimenticati.

SONO NATO.

Sono nato a Termoli nel 1974, in una terra che custodisce silenzi antichi e voci profonde. Le mie radici affondano nell’entroterra molisano, tra tratturi e paesi dove ogni sasso racconta una storia e ogni anziano porta con sé la memoria di un mondo che resiste. Da lì viene la mia voce, nutrita di vento, dialetto e di quella dignità semplice che il Sud non smette di insegnare.

“Scrivo perché sento che le storie che ho vissuto, o solo sfiorato, meritano di essere ricordate. E perché, in fondo, ogni volta che scrivo torno a casa. Tra i tratturi, tra i miei”

Il MIO ULTIMO ROMANZO.

Mi sono laureato in Giurisprudenza all’Università del Molise nel 1998 e ho scelto di occuparmi di diritto del lavoro. Da allora la scrittura accompagna ogni passo, per dare forma alle storie che incontro lungo il mio cammino.

 

Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università del Molise, nel 1998 ho intrapreso il percorso nel diritto del lavoro, imparando a guardare da vicino la vita concreta delle persone. Ma da sempre porto con me la scrittura per raccontare ciò che rischia di rimanere invisibile. Cerco la memoria nascosta nei silenzi, la forza nelle fragilità, le parole che restituiscono senso a chi non l’ha mai avuto.

BIO.

Mi sono laureato in Giurisprudenza all’Università del Molise nel 1998 e ho scelto di occuparmi di diritto del lavoro. Da allora la scrittura accompagna ogni passo, per dare forma alle storie che incontro lungo il mio cammino.

 

Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università del Molise, nel 1998 ho intrapreso il percorso nel diritto del lavoro, imparando a guardare da vicino la vita concreta delle persone. Ma da sempre porto con me la scrittura per raccontare ciò che rischia di rimanere invisibile. Cerco la memoria nascosta nei silenzi, la forza nelle fragilità, le parole che restituiscono senso a chi non l’ha mai avuto.

LA PROMESSA.

Il Romanzo